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L’Angelus del Papa: la gentilezza di Dio nell’Annunciazione 

Città del Vaticano. In occasione della quarta domenica di Avvento, Papa Francesco ha riflettuto sul passo dell’Annunciazione, sottolineando l’immagine dell’ombra come simbolo dell’amore gentile e protettivo di Dio. Durante l’Angelus, il Pontefice ha messo in luce come l’ombra, in una terra assolata come quella di Maria, rappresenti un dono di sollievo e protezione, e come questa metafora si applichi all’azione dello Spirito Santo su Maria e sull’umanità.

Il Papa ha illustrato come l’ombra sia un’immagine ricorrente nella Bibbia, simboleggiando la presenza e la protezione di Dio. Questa immagine è particolarmente significativa nell’episodio dell’Annunciazione, dove l’angelo annuncia a Maria che lo Spirito Santo scenderà su di lei. Questa “ombra” di Dio è descritta come un abbraccio amoroso, che feconda e custodisce senza violare la libertà. Il Pontefice ha evidenziato che l’azione di Dio è sempre caratterizzata da una gentilezza che non opprime, ma offre rifugio e conforto.

Il tema della gentilezza di Dio è stato esteso anche alle relazioni umane. Ha invitato i fedeli a riflettere su come possano emulare questa gentilezza divina nelle loro interazioni quotidiane, soprattutto in relazioni come l’amicizia, il fidanzamento, il matrimonio, e i rapporti genitori-figli. La gentilezza, ha suggerito il Papa, è una manifestazione concreta dell’amore fecondo di Dio che può essere sperimentata nella vita di tutti i giorni.

Inoltre, ha esortato i fedeli a pensare a chi è emarginato o lontano dalla gioia del Natale, incoraggiandoli a estendere la gentilezza di Dio a tutti, specialmente a coloro che sono soli o in difficoltà. Questo richiamo a essere “ombra che ristora e amicizia che consola” per gli altri è un invito a praticare la misericordia e la compassione in modo tangibile.

In vista del Natale, Papa Francesco ha posto due domande fondamentali: siamo disposti a lasciarci avvolgere dall’ombra dello Spirito Santo, accogliendo la dolcezza e la mitezza di Dio nei nostri cuori? E in che modo possiamo essere noi stessi ombra ristoratrice per coloro che ne hanno bisogno?

Concludendo, il Pontefice ha invocato l’intercessione di Maria affinché aiuti tutti a essere aperti e accoglienti verso la presenza di Dio, che con mitezza viene a salvarci. L’Angelus di oggi ci ricorda che la gentilezza e l’amore di Dio sono un rifugio e una protezione per tutti, e che siamo chiamati a riflettere questo amore nella nostra vita quotidiana.

L’Angelus del Papa: la gentilezza di Dio nell’Annunciazione 

Città del Vaticano. In occasione della quarta domenica di Avvento, Papa Francesco ha riflettuto sul passo dell’Annunciazione, sottolineando l’immagine dell’ombra come simbolo dell’amore gentile e protettivo di Dio. Durante l’Angelus, il Pontefice ha messo in luce come l’ombra, in una terra assolata come quella di Maria, rappresenti un dono di sollievo e protezione, e come questa metafora si applichi all’azione dello Spirito Santo su Maria e sull’umanità.

Il Papa ha illustrato come l’ombra sia un’immagine ricorrente nella Bibbia, simboleggiando la presenza e la protezione di Dio. Questa immagine è particolarmente significativa nell’episodio dell’Annunciazione, dove l’angelo annuncia a Maria che lo Spirito Santo scenderà su di lei. Questa “ombra” di Dio è descritta come un abbraccio amoroso, che feconda e custodisce senza violare la libertà. Il Pontefice ha evidenziato che l’azione di Dio è sempre caratterizzata da una gentilezza che non opprime, ma offre rifugio e conforto.

Il tema della gentilezza di Dio è stato esteso anche alle relazioni umane. Ha invitato i fedeli a riflettere su come possano emulare questa gentilezza divina nelle loro interazioni quotidiane, soprattutto in relazioni come l’amicizia, il fidanzamento, il matrimonio, e i rapporti genitori-figli. La gentilezza, ha suggerito il Papa, è una manifestazione concreta dell’amore fecondo di Dio che può essere sperimentata nella vita di tutti i giorni.

Inoltre, ha esortato i fedeli a pensare a chi è emarginato o lontano dalla gioia del Natale, incoraggiandoli a estendere la gentilezza di Dio a tutti, specialmente a coloro che sono soli o in difficoltà. Questo richiamo a essere “ombra che ristora e amicizia che consola” per gli altri è un invito a praticare la misericordia e la compassione in modo tangibile.

In vista del Natale, Papa Francesco ha posto due domande fondamentali: siamo disposti a lasciarci avvolgere dall’ombra dello Spirito Santo, accogliendo la dolcezza e la mitezza di Dio nei nostri cuori? E in che modo possiamo essere noi stessi ombra ristoratrice per coloro che ne hanno bisogno?

Concludendo, il Pontefice ha invocato l’intercessione di Maria affinché aiuti tutti a essere aperti e accoglienti verso la presenza di Dio, che con mitezza viene a salvarci. L’Angelus di oggi ci ricorda che la gentilezza e l’amore di Dio sono un rifugio e una protezione per tutti, e che siamo chiamati a riflettere questo amore nella nostra vita quotidiana.

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