Città del Vaticano. Nell’Angelus di questa seconda domenica di Quaresima, il Santo Padre nel commentare l’episodio della Trasfigurazione di Gesù, narrato nel Vangelo di Marco (9,2-10), ha sottolineato come la Trasfigurazione sia un momento di rivelazione e anticipazione della Pasqua, finalizzato a rafforzare la fede dei discepoli di fronte alle prove imminenti della Passione di Cristo. In questo contesto, la “luce di Gesù” diventa non solo un faro di speranza ma anche un punto di riferimento costante per i cristiani, specialmente nei periodi di difficoltà.

Facendo un parallelismo tra i discepoli di Cristo e i contadini che, con lo sguardo fisso su un punto davanti a loro, riescono a tracciare solchi diritti, il Pontefice ha invitato i fedeli a mantenere lo sguardo fisso su Gesù. Questo impegno a non distogliere mai gli occhi dalla luce di Gesù è presentato da Papa Francesco come un modello per il cammino di ciascun cristiano, dove l’importanza della preghiera, dell’ascolto della Parola e della partecipazione ai Sacramenti sono mezzi fondamentali per rimanere focalizzati sulla presenza di Dio tra noi.

L’Angelus si è trasformato in un appello alla conversione quaresimale, invitando i fedeli a diventare “cercatori di luce”, aperti alla grazia trasformativa di Dio e impegnati a ricercare il volto di Cristo nelle circostanze della vita quotidiana e nelle persone incontrate. Questo percorso di fede è proposto come un viaggio di rinnovamento spirituale, in cui ogni credente è chiamato a interrogarsi sulla propria dedizione alla preghiera, al silenzio e all’adorazione, cercando la luce di Cristo in ogni aspetto della vita.

Infine, il Papa ha invocato l’intercessione di Maria, descritta come “splendente della luce di Dio”, affinché i fedeli possano mantenere salda la loro attenzione su Gesù, affrontando le sfide della vita con fiducia e amore reciproco. Questo messaggio di speranza, offerto nel contesto della Quaresima, mira a sollecitare i credenti a rinnovare il loro impegno nella fede, seguendo l’esempio di Cristo e mantenendo lo sguardo fisso sulla sua luce salvifica