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L’Angelus del Papa: l’agire virtuoso

Nell’Angelus di oggi, Papa Francesco dopo aver esaminato i vizi che possono allontanarci dal bene, ha rivolto la sua attenzione alle virtù, definendole come disposizioni abituali e ferme a fare il bene. In un mondo spesso segnato dal male e dalla distruzione, la pratica delle virtù diventa cruciale per creare un ambiente di giustizia, rispetto reciproco e speranza condivisa.

Il Santo Padre ha richiamato l’antica saggezza dei filosofi romani e greci, che chiamavano le virtù rispettivamente virtus e aretè. Questi concetti evidenziano la forza e il coraggio richiesti per coltivare le virtù, così come la capacità di eccellere e di emergere in modo positivo nella propria vita.

Francesco ha insistito sul fatto che i santi non sono eccezioni, ma esempi di persone che hanno realizzato pienamente la propria vocazione umana. Immaginare un mondo in cui la giustizia, il rispetto reciproco e la benevolenza sono la norma, ha affermato il Papa, dovrebbe essere un obiettivo comune per tutti.

Tuttavia, il cammino verso la virtù non è semplice. Papa Francesco ha sottolineato che la grazia di Dio è essenziale per acquisire e coltivare le virtù. Lo Spirito Santo agisce nelle anime dei battezzati, guidandoli verso una vita virtuosa. Inoltre, la sapienza antica ci insegna che la virtù può essere coltivata e sviluppata attraverso l’esercizio ascetico e la buona volontà.

Il Papa ha invitato i fedeli a iniziare il loro viaggio attraverso le virtù con un atteggiamento di apertura mentale e con la determinazione di scegliere il bene, anche quando ciò richiede sacrificio e disciplina. Questo cammino, seppur impegnativo, è cruciale per la felicità e il benessere individuale e collettivo.

L’Angelus di oggi ha offerto un’importante riflessione sulla pratica delle virtù come strumento per affrontare le sfide del mondo contemporaneo e per contribuire alla costruzione di una società più giusta e solidale.

L’Angelus del Papa: l’agire virtuoso

Nell’Angelus di oggi, Papa Francesco dopo aver esaminato i vizi che possono allontanarci dal bene, ha rivolto la sua attenzione alle virtù, definendole come disposizioni abituali e ferme a fare il bene. In un mondo spesso segnato dal male e dalla distruzione, la pratica delle virtù diventa cruciale per creare un ambiente di giustizia, rispetto reciproco e speranza condivisa.

Il Santo Padre ha richiamato l’antica saggezza dei filosofi romani e greci, che chiamavano le virtù rispettivamente virtus e aretè. Questi concetti evidenziano la forza e il coraggio richiesti per coltivare le virtù, così come la capacità di eccellere e di emergere in modo positivo nella propria vita.

Francesco ha insistito sul fatto che i santi non sono eccezioni, ma esempi di persone che hanno realizzato pienamente la propria vocazione umana. Immaginare un mondo in cui la giustizia, il rispetto reciproco e la benevolenza sono la norma, ha affermato il Papa, dovrebbe essere un obiettivo comune per tutti.

Tuttavia, il cammino verso la virtù non è semplice. Papa Francesco ha sottolineato che la grazia di Dio è essenziale per acquisire e coltivare le virtù. Lo Spirito Santo agisce nelle anime dei battezzati, guidandoli verso una vita virtuosa. Inoltre, la sapienza antica ci insegna che la virtù può essere coltivata e sviluppata attraverso l’esercizio ascetico e la buona volontà.

Il Papa ha invitato i fedeli a iniziare il loro viaggio attraverso le virtù con un atteggiamento di apertura mentale e con la determinazione di scegliere il bene, anche quando ciò richiede sacrificio e disciplina. Questo cammino, seppur impegnativo, è cruciale per la felicità e il benessere individuale e collettivo.

L’Angelus di oggi ha offerto un’importante riflessione sulla pratica delle virtù come strumento per affrontare le sfide del mondo contemporaneo e per contribuire alla costruzione di una società più giusta e solidale.

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