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Attualità

Il Patriarca di Gerusalemme a Bari

Il 9 maggio 2024, in occasione della festa di San Nicola a Bari, Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa O.F.M., Patriarca latino di Gerusalemme, unitamente a Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto e Delegato Pontificio per la Basilica, hanno prelevato – come da antica tradizione –  la Santa Manna del Santo di Myra.

Durante la Celebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca e concelebrata da alcuni Vescovi delle Diocesi pugliesi, il Prelato francescano ha dichiarato che parlare di pace in questo momento sembra poco adatto alla realtà attuale, suggerendo invece l’urgenza di un cessate il fuoco e, dunque, di un’interruzione delle ostilità. Ha sottolineato che il cammino verso la pace richiederà tempo, cure per le ferite e molti sforzi.

Il Patriarca ha posto in luce il ruolo di Bari come ponte verso l’Oriente, ricordando che, in un periodo di conflitti gravi e divisioni profonde, è essenziale lavorare per la costruzione di rapporti piuttosto che erigere nuove barriere. Ha messo in guardia contro la confusione tra pace e vittoria e ha invocato un approccio realistico alla risoluzione dei conflitti.

La mattina del medesimo giorno, durante un incontro tenutosi presso la Basilica Santa Fara in Bari, rispondendo alle domande sui potenziali ruoli mediatori della Chiesa, il Cardinale ha chiarito che la Chiesa non deve mediare direttamente, dato che ci sono già mediatori attivi. Invece, il suo compito è quello di facilitare e creare spazi per la mediazione, assistendo e promuovendo il dialogo.

In merito alla complicata situazione di negoziazione in Medio Oriente, il Cardinale ha osservato che le parti sono distanti e che c’è una forte pressione internazionale, unita a una generale stanchezza tra la popolazione. “Speriamo in un minimo di buon senso per prevalere, specialmente sotto la pressione degli Stati Uniti”, ha aggiunto.

Parlando della partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 in Puglia, il Cardinale ha poi messo in risalto il ruolo spirituale e carismatico del Papa, sottolineando l’importanza di una guida che integri le dimensioni economiche, politiche e mediatiche con lo spirito cristiano.

Infine, ha toccato il tema delle divisioni nel mondo ortodosso, specialmente dolorose non solo in Ucraina. Ha concluso dicendo che San Nicola e Bari sono visti come un rifugio, un luogo di accoglienza per tutte le Chiese, in particolare quelle orientali, in un contesto di forte divisione.

Nutrita è stata la partecipazione dei sacerdoti e dei fedeli che hanno considerato la presenza del Cardinale come un vero dono alla città di Bari e alla terra di Puglia.

Il Patriarca di Gerusalemme a Bari

Il 9 maggio 2024, in occasione della festa di San Nicola a Bari, Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa O.F.M., Patriarca latino di Gerusalemme, unitamente a Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto e Delegato Pontificio per la Basilica, hanno prelevato – come da antica tradizione –  la Santa Manna del Santo di Myra.

Durante la Celebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca e concelebrata da alcuni Vescovi delle Diocesi pugliesi, il Prelato francescano ha dichiarato che parlare di pace in questo momento sembra poco adatto alla realtà attuale, suggerendo invece l’urgenza di un cessate il fuoco e, dunque, di un’interruzione delle ostilità. Ha sottolineato che il cammino verso la pace richiederà tempo, cure per le ferite e molti sforzi.

Il Patriarca ha posto in luce il ruolo di Bari come ponte verso l’Oriente, ricordando che, in un periodo di conflitti gravi e divisioni profonde, è essenziale lavorare per la costruzione di rapporti piuttosto che erigere nuove barriere. Ha messo in guardia contro la confusione tra pace e vittoria e ha invocato un approccio realistico alla risoluzione dei conflitti.

La mattina del medesimo giorno, durante un incontro tenutosi presso la Basilica Santa Fara in Bari, rispondendo alle domande sui potenziali ruoli mediatori della Chiesa, il Cardinale ha chiarito che la Chiesa non deve mediare direttamente, dato che ci sono già mediatori attivi. Invece, il suo compito è quello di facilitare e creare spazi per la mediazione, assistendo e promuovendo il dialogo.

In merito alla complicata situazione di negoziazione in Medio Oriente, il Cardinale ha osservato che le parti sono distanti e che c’è una forte pressione internazionale, unita a una generale stanchezza tra la popolazione. “Speriamo in un minimo di buon senso per prevalere, specialmente sotto la pressione degli Stati Uniti”, ha aggiunto.

Parlando della partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 in Puglia, il Cardinale ha poi messo in risalto il ruolo spirituale e carismatico del Papa, sottolineando l’importanza di una guida che integri le dimensioni economiche, politiche e mediatiche con lo spirito cristiano.

Infine, ha toccato il tema delle divisioni nel mondo ortodosso, specialmente dolorose non solo in Ucraina. Ha concluso dicendo che San Nicola e Bari sono visti come un rifugio, un luogo di accoglienza per tutte le Chiese, in particolare quelle orientali, in un contesto di forte divisione.

Nutrita è stata la partecipazione dei sacerdoti e dei fedeli che hanno considerato la presenza del Cardinale come un vero dono alla città di Bari e alla terra di Puglia.

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