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Capitolo delle stuoie: oggi a Taranto seconda giornata

Taranto. La seconda giornata del Capitolo delle Stuoie si è aperta questa mattina con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di figure di rilievo nel panorama religioso e sociale internazionale. Tra i relatori: Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa; Suor Miriam Oyazo, missionaria in Turchia; e Luca Casarini, Responsabile di Mediterranea Saving Humans.  

Padre Francesco Patton ha fornito un quadro dettagliato del contesto politico in cui opera la Custodia di Terra Santa. Ha evidenziato come l’attenzione mediatica sia attualmente concentrata su Gaza, senza dimenticare il persistente conflitto in Siria e l’instabilità in Libano, con Cipro come unica area relativamente tranquilla. Questi conflitti generano flussi migratori significativi, con molte persone costrette ad abbandonare le proprie terre. Patton ha ricordato le parole del Papa riguardo al conflitto israelo-palestinese: “Non si può rispondere a un massacro con un altro massacro”. Ha poi sottolineato segnali di speranza, come il dialogo dei frati in Siria con i capi dell’ISIS e Al-Qaeda per la protezione della popolazione cristiana, e i recenti ricoveri di bambini feriti negli ospedali italiani grazie a un dialogo faticoso ma fruttuoso. 

Suor Miriam Oyazo, missionaria in Turchia da 9 anni, ha condiviso la sua esperienza di vita come straniera e donna consacrata in un contesto che spesso non comprende questo ruolo. Proveniente dal Cile, Suor Oyazo ha descritto le difficoltà e le rotture con il proprio contesto originario, superabili solo attraverso una prospettiva di fede. 

Luca Casarini, Responsabile di Mediterranea Saving Humans, ha raccontato la nascita dell’associazione e il suo significato. “Sentirsi inadeguati è fondamentale, perché mette in ricerca,” ha detto. Mediterranea è una comunità organizzata con 3000 soci nel mondo, nata per gestire una nave di soccorso civile e affrontare la problematica dei porti chiusi, nonostante le continue minacce. Oggi, la flotta civile europea conta 18 navi. Casarini ha enfatizzato che “accoglienza non significa attendere che i profughi arrivino alla dogana, ma andargli incontro.” Ha denunciato le 40.000 morti in mare dall’inizio del pontificato di Papa Francesco, di cui il 20% bambini, morti non perché naufraghi ma perché non soccorsi. Mediterranea opera individuando i naufraghi attraverso l’uso di aerei e contatti con le famiglie di origine, da che attualmente non viene più comunicata la loro presenza in mare, il che significa evitare che vengano salvati secondo gli accordi della Convenzione di Amburgo. Casarini ha concluso affermando: “Di tutta questa esperienza ci resta la sofferenza come ricchezza. È un andargli incontro non per cambiare loro, ma per cambiare noi.” 

Atteso nel pomeriggio, l’intervento di fra Massimo Fusarelli, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori. 

Capitolo delle stuoie: oggi a Taranto seconda giornata

Taranto. La seconda giornata del Capitolo delle Stuoie si è aperta questa mattina con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di figure di rilievo nel panorama religioso e sociale internazionale. Tra i relatori: Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa; Suor Miriam Oyazo, missionaria in Turchia; e Luca Casarini, Responsabile di Mediterranea Saving Humans.  

Padre Francesco Patton ha fornito un quadro dettagliato del contesto politico in cui opera la Custodia di Terra Santa. Ha evidenziato come l’attenzione mediatica sia attualmente concentrata su Gaza, senza dimenticare il persistente conflitto in Siria e l’instabilità in Libano, con Cipro come unica area relativamente tranquilla. Questi conflitti generano flussi migratori significativi, con molte persone costrette ad abbandonare le proprie terre. Patton ha ricordato le parole del Papa riguardo al conflitto israelo-palestinese: “Non si può rispondere a un massacro con un altro massacro”. Ha poi sottolineato segnali di speranza, come il dialogo dei frati in Siria con i capi dell’ISIS e Al-Qaeda per la protezione della popolazione cristiana, e i recenti ricoveri di bambini feriti negli ospedali italiani grazie a un dialogo faticoso ma fruttuoso. 

Suor Miriam Oyazo, missionaria in Turchia da 9 anni, ha condiviso la sua esperienza di vita come straniera e donna consacrata in un contesto che spesso non comprende questo ruolo. Proveniente dal Cile, Suor Oyazo ha descritto le difficoltà e le rotture con il proprio contesto originario, superabili solo attraverso una prospettiva di fede. 

Luca Casarini, Responsabile di Mediterranea Saving Humans, ha raccontato la nascita dell’associazione e il suo significato. “Sentirsi inadeguati è fondamentale, perché mette in ricerca,” ha detto. Mediterranea è una comunità organizzata con 3000 soci nel mondo, nata per gestire una nave di soccorso civile e affrontare la problematica dei porti chiusi, nonostante le continue minacce. Oggi, la flotta civile europea conta 18 navi. Casarini ha enfatizzato che “accoglienza non significa attendere che i profughi arrivino alla dogana, ma andargli incontro.” Ha denunciato le 40.000 morti in mare dall’inizio del pontificato di Papa Francesco, di cui il 20% bambini, morti non perché naufraghi ma perché non soccorsi. Mediterranea opera individuando i naufraghi attraverso l’uso di aerei e contatti con le famiglie di origine, da che attualmente non viene più comunicata la loro presenza in mare, il che significa evitare che vengano salvati secondo gli accordi della Convenzione di Amburgo. Casarini ha concluso affermando: “Di tutta questa esperienza ci resta la sofferenza come ricchezza. È un andargli incontro non per cambiare loro, ma per cambiare noi.” 

Atteso nel pomeriggio, l’intervento di fra Massimo Fusarelli, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori. 

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