Azione Francescana

News dalla Chiesa

Papa Francesco: Dio ci ama senza etichette

Città del Vaticano. Papa Francesco, durante questa XIII Domenica del Tempo ordinario, ha commentato il Vangelo proposto dalla liturgia odierna, il quale narra due miracoli intrecciati tra loro: la guarigione della donna emorroissa e la risurrezione della figlia di Giairo. Entrambi gli eventi si svolgono attraverso un contatto fisico, questo aspetto è stato il tema centrale nel messaggio del Santo Padre.

Nel Vangelo secondo Marco (5,21-43), mentre Gesù si dirige verso la casa di Giairo, uno dei capi della sinagoga, per soccorrere la sua figlioletta gravemente malata, una donna affetta da emorragie tocca il suo mantello nella speranza di essere guarita. Gesù si ferma e la guarisce. Nonostante poi giunga la notizia della morte della bambina, Gesù continua il suo cammino, entra nella casa, prende per mano la fanciulla e la rialza, riportandola in vita.

Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di questo “toccare”. In un’epoca in cui sia la donna emorroissa che la fanciulla deceduta sarebbero state considerate impure, Gesù non esita a lasciarsi toccare e a toccare. Con questo gesto, egli sfida una concezione religiosa errata che separa i puri dagli impuri, affermando invece che Dio non fa distinzioni perché tutti siamo suoi figli. L’impurità, ha spiegato il Papa, non deriva da condizioni fisiche o alimentari, ma da un cuore impuro.

Il Santo Padre ha invitato i fedeli a riflettere su come Dio si avvicina a noi nelle nostre sofferenze fisiche e spirituali. Egli non ci tiene a distanza né ci giudica, ma si avvicina per guarirci e risollevarci. “Sempre ci prende per mano per dirci: figlia, figlio, alzati! Cammina, vai avanti!” ha detto il Papa. Dio non discrimina nessuno perché ama tutti.

Papa Francesco come di consueto a conclusione del suo messaggio, ha sollecitato la riflessione personale e comunitaria ponendo i seguenti interrogativi: “Noi crediamo che Dio è così? Ci lasciamo toccare dal Signore, dalla sua Parola, dal suo amore?” Ha esortato i fedeli a non tenersi a distanza dagli altri né a etichettare le persone secondo i propri gusti e preferenze. “Dio, il Signore Gesù, etichetta le persone? Ognuno si risponda. Dio etichetta le persone? E io, vivo continuamente etichettando le persone?”

Papa Francesco oggi ha invitato i fedeli a guardare al cuore di Dio, affinché la Chiesa e la società non escludano nessuno e non trattino nessuno come “impuro”. Ogni persona, con la propria storia, deve essere accolta e amata senza etichette né pregiudizi.

Papa Francesco: Dio ci ama senza etichette

Città del Vaticano. Papa Francesco, durante questa XIII Domenica del Tempo ordinario, ha commentato il Vangelo proposto dalla liturgia odierna, il quale narra due miracoli intrecciati tra loro: la guarigione della donna emorroissa e la risurrezione della figlia di Giairo. Entrambi gli eventi si svolgono attraverso un contatto fisico, questo aspetto è stato il tema centrale nel messaggio del Santo Padre.

Nel Vangelo secondo Marco (5,21-43), mentre Gesù si dirige verso la casa di Giairo, uno dei capi della sinagoga, per soccorrere la sua figlioletta gravemente malata, una donna affetta da emorragie tocca il suo mantello nella speranza di essere guarita. Gesù si ferma e la guarisce. Nonostante poi giunga la notizia della morte della bambina, Gesù continua il suo cammino, entra nella casa, prende per mano la fanciulla e la rialza, riportandola in vita.

Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di questo “toccare”. In un’epoca in cui sia la donna emorroissa che la fanciulla deceduta sarebbero state considerate impure, Gesù non esita a lasciarsi toccare e a toccare. Con questo gesto, egli sfida una concezione religiosa errata che separa i puri dagli impuri, affermando invece che Dio non fa distinzioni perché tutti siamo suoi figli. L’impurità, ha spiegato il Papa, non deriva da condizioni fisiche o alimentari, ma da un cuore impuro.

Il Santo Padre ha invitato i fedeli a riflettere su come Dio si avvicina a noi nelle nostre sofferenze fisiche e spirituali. Egli non ci tiene a distanza né ci giudica, ma si avvicina per guarirci e risollevarci. “Sempre ci prende per mano per dirci: figlia, figlio, alzati! Cammina, vai avanti!” ha detto il Papa. Dio non discrimina nessuno perché ama tutti.

Papa Francesco come di consueto a conclusione del suo messaggio, ha sollecitato la riflessione personale e comunitaria ponendo i seguenti interrogativi: “Noi crediamo che Dio è così? Ci lasciamo toccare dal Signore, dalla sua Parola, dal suo amore?” Ha esortato i fedeli a non tenersi a distanza dagli altri né a etichettare le persone secondo i propri gusti e preferenze. “Dio, il Signore Gesù, etichetta le persone? Ognuno si risponda. Dio etichetta le persone? E io, vivo continuamente etichettando le persone?”

Papa Francesco oggi ha invitato i fedeli a guardare al cuore di Dio, affinché la Chiesa e la società non escludano nessuno e non trattino nessuno come “impuro”. Ogni persona, con la propria storia, deve essere accolta e amata senza etichette né pregiudizi.

Cerca