Quello che Papa Francesco si appresta a presiedere in ottobre sarà il quinto sinodo dall’inizio del pontificato. Finora il Pontefice ha convocato una assemblea straordinaria, due assemblee ordinarie ed una speciale.
Dal 5 al 19 ottobre 2014 il Papa – eletto da circa un anno e mezzo – presiede in Vaticano la III assemblea generale straordinaria dedicata al tema “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Il sinodo ha anche un nuovo segretario generale: si tratta del Cardinale Lorenzo Baldisseri che ha preso il posto dell’Arcivescovo Nikola Eterovic, mandato in Germania come Nunzio Apostolico. Per questa sessione Francesco sceglie quali presidenti delegati i Cardinali Andrè Vingt-Trois, Arcivescovo metropolita di Parigi; Luis Antonio Tagle, Arcivescovo metrpolita di Manila; Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo metropolita di Aparecida. Il relatore generale è invece il Cardinale Peter Erdo, Arcivescovo metropolita di Esztergom-Budapest. Questa sessione sinodale si lega a quella successiva che si svolge l’anno successivo, dal 4 al 25 ottobre 2015. Si tratta della XIV assemblea generale ordinaria e la discussione verte sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Ai Presidenti delegati confermati, si aggiunge il Cardinale Wilfrid Fox Napier, Arcivescovo metropolita di Durban. Viene confermato anche il relatore generale. Il 19 marzo 2016 Papa Francesco pubblica l’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia.
La XV assemblea generale ordinaria, che si svolge dal 3 al 28 ottobre 2018, dedicata a “i giovani, la fede, il discernimento vocazionale”, segna una prima svolta nell’idea di riforma che il Papa ha del Sinodo dei Vescovi. Questa assemblea è la prima a svolgersi dopo la pubblicazione della Costituzione Apostolica Episcopalis Communio, che riforma la struttura del Sinodo. “Secondo il tema e le circostanze, possono essere chiamati all’Assemblea del Sinodo anche alcuni altri, che non siano insigniti del munus episcopale, il ruolo dei quali viene determinato di volta in volta dal Romano Pontefice”: in questa occasione debutta un laico: è Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione. I Presidenti delegati scelti dal Papa sono i Cardinali Louis Raphael I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei; Désiré Tsarahazana, Arcivescovo metropolita di Toamasina; Charles Maung Bo, Arcivescovo metropolita di Yangoon; John Ribat, Arcivescovo metropolita di Port Moresby. Il relatore generale è invece il Cardinale Sergio da Rocha, Arcivescovo metropolita di Brasilia e Presidente della Conferenza Episcopale del Brasile. Il bilancio del Sinodo vedrà la luce il 25 marzo 2019 nella esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit, che Papa Francesco firma nella Santa Casa di Loreto.
L’ultima esperienza sinodale risale al 2019: dal 6 al 27 ottobre si svolge in Vaticano l’assemblea speciale per la regione panamazzonica. A questa sessione sono stati invitati a partecipare anche rappresentanti laici dei popoli indigeni. Per questo Sinodo Papa Francesco sceglie quali presidenti delegati i Cardinali Baltazar Enrique Porras Cardozo, Arcivescovo metropolita di Merida; Pedro Riccardo Barreto Jimeno, Arcivescovo metropolita di Huancayo; Joao Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Il relatore generale scelto da Francesco è il Cardinale Claudio Hummes, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero e Arcivescovo emerito di Sao Paulo: è uno dei porporati più ascoltati dal Papa, ed è stato Hummes – per stessa ammissione del Pontefice – a suggerirgli di chiamarsi Francesco invitandolo – appena eletto Papa – a non dimenticarsi dei poveri. Al termine del Sinodo nascerà una speciale Conferenze ecclesiale di Amazzonia. L’esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazonia sarà firmata dal Papa il 2 febbraio 2020 e pubblicata il 12 successivo.
Ormai tutto è pronto per la XVI assemblea generale del Sinodo che si svolgerà in doppia sessione: dal 4 al 29 ottobre 2023 e poi nell’ottobre 2024. Già nella designazione dei presidenti delegati il Papa ha imposto delle novità sostanziali. I presidenti delegati saranno nove, tra loro un solo porporato: il Cardinale Carlos Aguiar Retes, Arcivescovo metropolita di Città del Messico. Scelti anche Ibrahim Isaac Sedrak, Patriarca di Alessandria dei Copti; Luis Gerardo Cabrera Herrera, Arcivescovo di Guayaquil; Timothy John Costelloe, Arcivescovo di Perth; Daniel Ernest Flores, Vescovo di Brownsville; Lucio Andrice Muandala, Vescovo di Xai-Xai. A loro si aggiungono tre presidenti delegati non insigniti di munus episcopale, ovvero un sacerdote, una religiosa ed una consacrata: il reverendo Giuseppe Bonfrate; Suor Maria de los Dolores Palencia e Momoko Nishimura, consacrata della Comunità Missionaria Servitori del Vangelo della Misericordia di Dio. Il relatore generale scelto per questa assemblea è il Cardinale Jean Claude Hollerich, Arcivescovo di Lussemburgo e confratello gesuita del Papa. Va segnalato, infine, che per la prima il sottosegretario del Sinodo è una donna: Suor Nathalie Becquart , in carica dal 6 febbraio 2021.