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L’Angelus del Papa e la lezione del perdono: Una comunità nella grazia

“Cari fratelli e sorelle, buongiorno!” – con queste parole accoglienti, il Papa spesso inizia il suo discorso durante l’Angelus domenicale, un momento di preghiera che riunisce i fedeli di tutto il mondo in un momento di preghiera e riflessione. Recentemente, il Santo Padre ha focalizzato la sua attenzione su un tema fondamentale per la vita cristiana e per la convivenza umana: il perdono.

Citando il Vangelo di Matteo (Mt 18,21-35), il Papa si sofferma sulla domanda di Pietro su quanto spesso si debba perdonare il fratello che ha peccato contro di noi. Pietro, con la sua proposta di “fino a sette volte,” mostra già una certa generosità. Tuttavia, Gesù va ben oltre, suggerendo che il perdono dovrebbe essere “fino a settanta volte sette.” Questa risposta va a toccare il cuore dell’essenza di Dio: un Dio compassionevole che perdona sempre, proprio come il sacerdote dovrebbe fare nella confessione. Per illustrare meglio il concetto, Gesù racconta la parabola di un servo che riceve il perdono di un debito immenso da parte del suo padrone, solo per poi negare la stessa misericordia a un suo compagno che gli deve molto meno. Questo contrasto tra le due cifre è un forte monito: se Dio può perdonare un debito incalcolabile, quanto più dovremmo essere pronti a perdonare quelli che ci circondano?

Il Papa sottolinea che il perdono non è un’opzione, ma una condizione essenziale della vita cristiana. Come beneficiari della misericordia di Dio, siamo chiamati a estendere questa grazia agli altri. “Fuori del perdono, infatti, non c’è speranza; fuori del perdono non c’è pace,” dice il Papa, sottolineando che il perdono è il modo per purificare l’ambiente spirituale e sociale in cui viviamo, e suggerendo un esercizio: pensare a una persona che ci ha fatto del male e trovare la forza di perdonarla. “E perdoniamola per amore del Signore: fratelli e sorelle, questo ci farà bene, ci restituirà la pace nel cuore.”

L’Angelus del Papa, con il suo messaggio di speranza e amore, rimane un faro di spiritualità nel mondo moderno. Con l’aiuto di Maria, Madre di Misericordia, possiamo accogliere la grazia di Dio e imparare a perdonarci gli uni gli altri, seguendo l’esempio del perdono infinito che Dio ci offre. Il discorso del Papa dell’Angelus di questa domenica ci ricorda che il perdono è non solo un atto di misericordia, ma una manifestazione della grazia divina che abbiamo il dovere di estendere a tutti. Una lezione che tutti, indipendentemente dalla propria fede, possono trarre beneficio.

L’Angelus del Papa e la lezione del perdono: Una comunità nella grazia

“Cari fratelli e sorelle, buongiorno!” – con queste parole accoglienti, il Papa spesso inizia il suo discorso durante l’Angelus domenicale, un momento di preghiera che riunisce i fedeli di tutto il mondo in un momento di preghiera e riflessione. Recentemente, il Santo Padre ha focalizzato la sua attenzione su un tema fondamentale per la vita cristiana e per la convivenza umana: il perdono.

Citando il Vangelo di Matteo (Mt 18,21-35), il Papa si sofferma sulla domanda di Pietro su quanto spesso si debba perdonare il fratello che ha peccato contro di noi. Pietro, con la sua proposta di “fino a sette volte,” mostra già una certa generosità. Tuttavia, Gesù va ben oltre, suggerendo che il perdono dovrebbe essere “fino a settanta volte sette.” Questa risposta va a toccare il cuore dell’essenza di Dio: un Dio compassionevole che perdona sempre, proprio come il sacerdote dovrebbe fare nella confessione. Per illustrare meglio il concetto, Gesù racconta la parabola di un servo che riceve il perdono di un debito immenso da parte del suo padrone, solo per poi negare la stessa misericordia a un suo compagno che gli deve molto meno. Questo contrasto tra le due cifre è un forte monito: se Dio può perdonare un debito incalcolabile, quanto più dovremmo essere pronti a perdonare quelli che ci circondano?

Il Papa sottolinea che il perdono non è un’opzione, ma una condizione essenziale della vita cristiana. Come beneficiari della misericordia di Dio, siamo chiamati a estendere questa grazia agli altri. “Fuori del perdono, infatti, non c’è speranza; fuori del perdono non c’è pace,” dice il Papa, sottolineando che il perdono è il modo per purificare l’ambiente spirituale e sociale in cui viviamo, e suggerendo un esercizio: pensare a una persona che ci ha fatto del male e trovare la forza di perdonarla. “E perdoniamola per amore del Signore: fratelli e sorelle, questo ci farà bene, ci restituirà la pace nel cuore.”

L’Angelus del Papa, con il suo messaggio di speranza e amore, rimane un faro di spiritualità nel mondo moderno. Con l’aiuto di Maria, Madre di Misericordia, possiamo accogliere la grazia di Dio e imparare a perdonarci gli uni gli altri, seguendo l’esempio del perdono infinito che Dio ci offre. Il discorso del Papa dell’Angelus di questa domenica ci ricorda che il perdono è non solo un atto di misericordia, ma una manifestazione della grazia divina che abbiamo il dovere di estendere a tutti. Una lezione che tutti, indipendentemente dalla propria fede, possono trarre beneficio.

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