Venerdì 5 aprile Papa Francesco ha ricevuto in udienza, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, i Frati Minori della Provincia Toscana [San Francesco Stimmatizzato], in occasione del Centenario delle Stimmate di San Francesco. Era presente anche il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, mons. Andrea Migliavacca.
Nel discorso rivolto ai frati, Papa Francesco ha sottolineato il senso delle stimmate nella vita del cristiano e nella vita del francescano. Le stimmate “ricordano il dolore sofferto per nostro amore e per la nostra salvezza da Gesù nella sua carne; ma sono anche un segno della vittoria pasquale”. Il cristiano “è chiamato a rivolgersi in modo speciale agli stimmatizzati che incontra: ai segnati dalla vita, che portano le cicatrici di sofferenze e ingiustizie subite o di errori commessi”.
Papa Francesco ha sottolineato la povertà di spirito del poverello di Assisi, invitando i frati a fare altrettanto, diventando così testimoni del Cristo addolorato. Il Papa ha poi richiamato il ruolo dei frati sacerdoti come confessori e apostoli della misericordia di Dio, invitando a perdonare tutto e a perdonare sempre: “L’intimità con Cristo vi renda sempre più umili, più uniti, più gioiosi ed essenziali, amanti della croce e attenti ai poveri, testimoni di pace e profeti di speranza”.
Papa Francesco ha anche sottolineato il segno dell’abito francescano, che è rispettato perché “fa pensare a San Francesco e alle grazie ricevute”. Il discorso si è concluso con una nuova preghiera a San Francesco stimmatizzato, che il Papa ha consegnato, e con la benedizione con la reliquia maggiore del sangue di San Francesco, portata appositamente dalla Verna.
Il Ministro provinciale, Fr. Livio Crisci, ha consegnato al Papa una riproduzione del bassorilievo delle stimmate, insieme ad altri doni portati dai frati della Verna.
Dopo l’udienza i frati hanno visitato la Basilica di San Pietro e celebrato l’Eucarestia all’altare della Cattedra, presieduta dal card. Mauro Gambetti.