Azione Francescana

News dalla Chiesa

Papa Francesco: una riflessione sulla vera purezza e appelli urgenti per la pace

Città del Vaticano. Durante la riflessione che ha preceduto l’Angelus di oggi, Papa Francesco ha offerto una meditazione sul tema della purezza, invitando i fedeli a riflettere sulla coerenza tra la fede professata e le azioni quotidiane. Il Pontefice, come sempre, ha tratto ispirazione dal Vangelo del giorno (Mc 7,1-8.14-15.21-23), concentrandosi sull’importanza della purezza interiore, rispetto all’esteriorità manifestata attraverso un devozionismo fatto di rituali vissuti senza fede.

Nelle sue parole, il Papa ha sottolineato come, al tempo di Gesù, la purezza fosse associata a rigide norme rituali che regolavano i comportamenti, in particolare evitando il contatto con ciò che era considerato impuro. Tuttavia, Gesù ha sfidato questa concezione, affermando che la vera purezza non risiede nei gesti esteriori, ma nelle disposizioni del cuore. Papa Francesco ha ricordato che sentimenti come l’avidità, l’invidia e la superbia sono ben più contaminanti di qualsiasi impurità esterna, esortando i fedeli a non cadere nel ritualismo sterile, ma a coltivare la carità e l’amore autentico.

Il Papa ha criticato duramente l’ipocrisia di coloro che si mostrano pii in chiesa ma che nella vita quotidiana agiscono con freddezza e mancanza di misericordia. Ha ammonito contro la “doppia vita” di chi, da un lato, osserva formalmente le pratiche religiose, ma dall’altro manca di compassione e giustizia nelle relazioni interpersonali e nella società. Un monito chiaro contro una religiosità vuota e superficiale che non incide sulla vita reale.

Dopo l’Angelus, il Papa ha espresso la sua vicinanza a diversi popoli afflitti da violenza e tragedie. Ha ricordato con dolore il massacro avvenuto il 24 agosto a Barsalogho, in Burkina Faso, dove centinaia di persone sono state uccise in un attacco terroristico. Il Pontefice ha condannato fermamente questi atti di barbarie, offrendo la sua preghiera e il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.

Ha inoltre menzionato l’incidente avvenuto nel Santuario di Nossa Senhora da Conceição a Recife, in Brasile, pregando per le vittime e i loro familiari, e ha rinnovato il suo appello per la pace in Ucraina, devastata dagli attacchi alle infrastrutture energetiche.

Toccante è stato il suo appello per la pace in Terra Santa, in un momento di grave tensione tra Israele e Palestina. Papa Francesco ha chiesto con insistenza la cessazione del fuoco e il rilascio degli ostaggi, sottolineando l’urgenza di soccorrere la popolazione di Gaza e di rispettare lo Status Quo nei Luoghi Santi di Gerusalemme.

Infine, Papa Francesco ricordando ai fedeli che oggi si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, li ha esortati ad un impegno concreto per la tutela della “casa comune”, sottolineando l’urgenza di rispondere al “grido della Terra ferita” con azioni decisive.

Papa Francesco: una riflessione sulla vera purezza e appelli urgenti per la pace

Città del Vaticano. Durante la riflessione che ha preceduto l’Angelus di oggi, Papa Francesco ha offerto una meditazione sul tema della purezza, invitando i fedeli a riflettere sulla coerenza tra la fede professata e le azioni quotidiane. Il Pontefice, come sempre, ha tratto ispirazione dal Vangelo del giorno (Mc 7,1-8.14-15.21-23), concentrandosi sull’importanza della purezza interiore, rispetto all’esteriorità manifestata attraverso un devozionismo fatto di rituali vissuti senza fede.

Nelle sue parole, il Papa ha sottolineato come, al tempo di Gesù, la purezza fosse associata a rigide norme rituali che regolavano i comportamenti, in particolare evitando il contatto con ciò che era considerato impuro. Tuttavia, Gesù ha sfidato questa concezione, affermando che la vera purezza non risiede nei gesti esteriori, ma nelle disposizioni del cuore. Papa Francesco ha ricordato che sentimenti come l’avidità, l’invidia e la superbia sono ben più contaminanti di qualsiasi impurità esterna, esortando i fedeli a non cadere nel ritualismo sterile, ma a coltivare la carità e l’amore autentico.

Il Papa ha criticato duramente l’ipocrisia di coloro che si mostrano pii in chiesa ma che nella vita quotidiana agiscono con freddezza e mancanza di misericordia. Ha ammonito contro la “doppia vita” di chi, da un lato, osserva formalmente le pratiche religiose, ma dall’altro manca di compassione e giustizia nelle relazioni interpersonali e nella società. Un monito chiaro contro una religiosità vuota e superficiale che non incide sulla vita reale.

Dopo l’Angelus, il Papa ha espresso la sua vicinanza a diversi popoli afflitti da violenza e tragedie. Ha ricordato con dolore il massacro avvenuto il 24 agosto a Barsalogho, in Burkina Faso, dove centinaia di persone sono state uccise in un attacco terroristico. Il Pontefice ha condannato fermamente questi atti di barbarie, offrendo la sua preghiera e il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.

Ha inoltre menzionato l’incidente avvenuto nel Santuario di Nossa Senhora da Conceição a Recife, in Brasile, pregando per le vittime e i loro familiari, e ha rinnovato il suo appello per la pace in Ucraina, devastata dagli attacchi alle infrastrutture energetiche.

Toccante è stato il suo appello per la pace in Terra Santa, in un momento di grave tensione tra Israele e Palestina. Papa Francesco ha chiesto con insistenza la cessazione del fuoco e il rilascio degli ostaggi, sottolineando l’urgenza di soccorrere la popolazione di Gaza e di rispettare lo Status Quo nei Luoghi Santi di Gerusalemme.

Infine, Papa Francesco ricordando ai fedeli che oggi si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, li ha esortati ad un impegno concreto per la tutela della “casa comune”, sottolineando l’urgenza di rispondere al “grido della Terra ferita” con azioni decisive.

Cerca